Hallo Kitty!

Questo lavoro è l’unica commissione italiana della Biennale Danza di Venezia 2002. Lo spettacolo, vero successo di pubblico e di critica, s’ispira al Giappone contemporaneo partendo dalle seduzioni del racconto La casa delle belle addormentate di Yasunari Kawabata, premio Nobel per la letteratura nel 1968. Il lavoro, pensato per sole interpreti femminili, guarda al mito nipponico come ad un laboratorio del futuro capace di offrire nuove fascinazioni all’immaginario contemporaneo.

Questa geniale indagine è scandita da una scrittura dei movimenti inflessibile, a tratti eterogenei e a tratti in modi più ornamentali e geometrici, che richiedono alle bravissime danzatrici un notevole sforzo esecutivo. N’emerge un Giappone o forse una sua idea, nella quale si pone l’accento sul processo d’identificazione culturale in atto, della colonizzazione degli stili di vita e dei modelli di consumo che è anche una forma di provocazione e di ribellione verso la generazione dei padri.